Fee & Royalty nel Franchising: calcolo, cosa coprono ed errori da evitare

davide d andrea ricchi

Nel franchising fee d’ingresso e royalty non sono solo voci di costo: sono la spina dorsale della relazione tra franchisor e franchisee. Raccontano la solidità della rete, il posizionamento strategico e la capacità di trasferire valore reale.

Chi le sottovaluta rischia di compromettere la redditività del format o di perdere potenziali affiliati di qualità.

Definizioni chiave: cosa sono le Fee e le Royalty

Franchise Fee (Fee d’ingresso): 

Importo iniziale pagato dall’affiliato per entrare nella rete. Copre il trasferimento di know-how, il supporto all’avviamento e gli strumenti necessari per iniziare l’attività.

Royalty
Corrispettivo periodico, fisso o variabile, per l’utilizzo del marchio e per ricevere supporto continuativo, aggiornamenti e sviluppo di rete.

Cosa include tipicamente la Fee d’ingresso

La fee copre in genere:

  • Formazione iniziale (in aula e on-site);
  • Manuali operativi e procedure;
  • Supporto nella scelta location e contratti;
  • Software gestionale e piattaforme marketing;
  • Affiancamento operativo nell’apertura (prime settimane);
  • Kit di marketing per il lancio.

Esempio nel Food
Una fee di €15.000 può includere: 3 settimane di training intensivo, software gestionale POS, manuale di ricette, più la presenza di due tecnici in fase di apertura.

Royalty: fisse, variabili e ibride

Le royalty possono essere:

  • Fisse: importo mensile costante (es. €1.000/mese).
    Tipiche nei servizi (es. consulenza, formazione) con fatturati stabili.
  • Variabili: % sul fatturato (es. 4%-6%).
    Diffuse nel retail e food, con ricavi fluttuanti.
  • Ibride: quota minima fissa + % variabile oltre soglia (es. €500 + 3% sul fatturato del franchisee)

Frequenza: quasi sempre mensile, ma anche trimestrale o annuale.

Cosa includono le Royalty?

Le royalty remunerano:

  • Assistenza continua (visite area manager, help desk);
  • Marketing centrale (campagne nazionali e social gestite HQ);
  • Aggiornamenti e nuove versioni del format;
  • Accesso a piattaforme proprietarie e community.

Tre principi per determinare Fee e Royalty

Come sottolinea Davide D’Andrea Ricchi in Let’s Franchise:69 segreti per creare una rete franchising di successo, la loro definizione segue tre principi logici da applicare in sinergia.

1️⃣ Fattibilità: il principio della sostenibilità operativa

È il calcolo base: quanto costa realmente fornire i servizi e le risorse promesse all’affiliato e quale margine intende trattenere il franchisor.

Rientrano:

  • Formazione e training on-site;

  • Manuali, software e strumenti digitali;

  • Supporto location e avvio apertura;

  • Kit marketing iniziale.

Esempio: Un franchisor food calcola €7.000 di costi vivi per training, software e manuali. e commissione al commerciale. Aggiunge un margine di €5.000 per remunerare il know-how trasferito. Risultato: fee d’ingresso fissata a €12.000, coerente e sostenibile.

2️⃣ Competitività: il confronto di mercato

Analizzare i competitor del settore è imprescindibile.

  • Una fee sopra la media deve essere giustificata da valore aggiunto tangibile.

  • Una fee troppo bassa genera diffidenza e percezione di scarsa solidità.

Ad esempio se la media del franchising  è di circa 15.000/20.000 devi mostrare perché: formazione esclusiva, brand forte, strumenti unici.

Viceversa, una fee troppo bassa (es. €5.000 in un settore dove tutti chiedono €15.000) genera diffidenza: il candidato penserà che la rete sia improvvisata o con servizi carenti.

3️⃣ Proporzionalità: il legame con i numeri

Fee e royalty devono essere proporzionate al potenziale economico del business.

Formule utili:

  • Fee sostenibile ≈ Costi totali di set up × % congrua rispetto al settore + margine know-how.
  • Royalty congrua ≈ Fatturato medio atteso × % compatibile col margine operativo lordo.

 

Checklist pratica per calcolare Fee e Royalty

Determinare fee d’ingresso e royalty non è un esercizio matematico non difficile ma un passaggio strategico che può decretare il successo o l’insuccesso di un’intera rete. Molti franchisor fissano queste cifre “a sensazione” o copiando i competitor, rischiando di compromettere redditività, attrattività e posizionamento.

Per evitare errori costosi, ecco uno strumento operativo fondamentale: una checklist passo-passo che ti guida dalla mappatura dei costi alla verifica della proporzionalità, passando per la valutazione del ROI e del confronto di mercato. Un vero “cruscotto” di controllo, pensato per imprenditori e sviluppatori di rete che vogliono impostare numeri coerenti, sostenibili e competitivi.

A. Calcolo Fee d’ingresso

  1. Mappare i costi di onboarding:
    • Formazione iniziale (giorni × costo formatori).
    • Manuali, software, licenze IT.
    • Supporto ricerca location e avvio operativo.
  2. Aggiungere costi di setup marketing:
    • Kit pubblicitario iniziale, campagne di lancio.
  3. Applicare margine know-how:
    • Solitamente 20-40% sui costi vivi.
  4. Verificare la competitività di settore:
    • Analizzare fee dei competitor e posizionarsi in modo coerente.
  5. Testare la proporzionalità:
    • Fee ≤ 20%-25% dell’investimento totale richiesto all’affiliato.

B. Calcolo Royalty

  1. Definire il modello (fissa, variabile, ibrida):
    • Variabile per settori a ricavi oscillanti (food, retail).
    • Fissa per servizi standardizzati.
  2. Calcolare l’incidenza:
    • Royalty ≤ 25%-30% del margine operativo lordo (MO).
  3. Verificare ROI e payback:
    • Assicurarsi che, al netto delle royalty, l’affiliato raggiunga il break-even entro 18-24 mesi.
  4. Stabilire frequenza di pagamento:
    • Mensile (standard) o settimanale (cash business come fast food).
  5. Analizzare la competitività:
    • Confronto diretto con reti simili: un 6% in un mercato medio 4% richiede giustificazioni concrete (brand forte, marketing nazionale imponente).

C. Domande chiave di autovalutazione

  • La fee copre realmente tutti i servizi promessi?
  • È proporzionata all’investimento totale e ai margini attesi?
  • Le royalty permettono all’affiliato di avere un margine operativo sano?
  • Ho considerato i tre driver logici: fattibilità, competitività, proporzionalità?

Faq Frequenti su Fee e Royalty Nel Franchising

Esistono Reti Senza Fee?

Casi rari, ma possibili, soprattutto quando il franchisor monetizza altrove:

  1. Margini su forniture centralizzate;
  2. Margini su allestimenti obbligatori;
  3. Fee incorporata nel pacchetto “chiavi in mano”.

Strategia utile per penetrare mercati competitivi ma richiede grande solidità finanziaria.

Errori comuni da Evitare

  1. Fee scollegate dal ROI: chiedere fee alte per format con ritorni bassi disincentiva affiliati seri.
  2. Royalty incompatibili col margine operativo: se il MO lordo è 20% e le royalty sono 10%, l’affiliato fatica a sostenersi.
  3. Incoerenza tra fee e servizi: fee alta senza supporto reale genera contenziosi e sfiducia.

Box operativo: range di fee e royalty per settori a titolo esemplificativo

Per orientarti subito con numeri realistici, ti mettiamo a disposizione un box operativo con i range medi di fee, royalty e ROI nei principali settori. È uno strumento orientativo, non esaustivo: una bussola iniziale per posizionare correttamente il tuo format, sapendo che i valori variano in base a forza del brand, area geografica, mix prodotto/servizio, maturità della rete e strategie di marketing centrale. Usalo come benchmark di partenza, non come listino.

Settore

Franchise Fee media

Royalty media

ROI medio

Food & Beverage

€10.000 – €30.000

2% – 6% variabile

18-24 mesi

Retail (abbigliamento, accessori)

€8.000 – €15.000

1% – 3% variabile

18-30 mesi

Servizi alla persona (estetica, fitness)

€5.000 – €15.000

€500 – €1.000 fisse o 2-3%-

12-18 mesi

Consulenza/formazione

€3.000 – €10.000

€300 – €800 fisse

12-15 mesi

Home services (pulizie, manutenzioni)

€2.500 – €8.000

3% – 5% variabile

12-18 mesi

Nota:

  • Le reti consolidate tendono verso fee e royalty più alte, giustificate da brand reputation e marketing nazionale.
  • Le start-up spesso applicano fee più basse o formule agevolate per accelerare l’espansione.

Oltre i costi: Fee e Royalty come leva di attrazione e posizionamento

Fee e royalty ben calibrate attraggono affiliati solidi, rafforzano il posizionamento e filtrano candidature non qualificate.

Errarle significa minare fiducia e redditività.

“Fee e royalty non sono tasse: sono la manifestazione economica del valore che il franchisor è in grado di trasferire o della strategia di monetizzazione del franchisor.” – Davide D’Andrea Ricchi

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