Franchising e Security Token Offering: chi, come e perché

Dopo l’uscita della mia intervista nel numero di febbraio di Millionaire (a pp. 70-71) inerente l’approfondimento delle STO (Security Token Offering), sono stato contattato da molti lettori per avere maggiori informazioni di questo fenomeno finanziario in relazione al mondo del franchising.
A Tutti coloro che si sono chiesti se le STO fossero rivolte solo alle reti franchising più grandi. Posso rispondere che l’ambito di applicabilità è molto esteso e quindi potrebbero beneficiare di questo strumento finanziario anche realtà relativamente piccole. Tuttavia, per quanto possibile in queste righe a disposizione, occorrono alcune e dovute precisazioni preliminari utili a far chiarezza su questo nuovo fenomeno tecnico finanziario legato alla blockchain.

1. Quali franchisor possono beneficiare delle STO?

Come già definito nell’intervista dello scorso numero, una STO è una procedura che ha la base tecnologia blockchain e permette di vendere strumenti finanziari ( nuove quote emesse con aumento di capitale e/o cessione di quote, etc ) , sotto forma di Token. E, per l’effetto, acquisire capitali liquidi per il franchisor.
Il Token è in grado, difatti, di generare valori finanziari liquidi, come ad esempio incassare dividendi di una società (se ce ne sono) ma sempre attraverso specifici canali digitali. L’obiettivo della STO è quello di semplificare e allo stesso tempo potenziare il tradizionale sistema di private equity, IPO. Tuttavia, un’azienda franchising per poter astrattamente avere appeal per eseguire una efficace STO, dovrebbe:

  • avere una buona redditività.
  • situazione patrimoniale finanziaria solida.
  • Trend nell’ultimo biennio in crescita.
  • Giro di affari non inferiore ad un millione e mezzo di euro.
  • un piano di sviluppo credibile e ambizioso.
  • Essere aperta all’ingresso di nuovi soci investitori e in alcuni disponibili a cambiare gli equilibri del management aziendale.

PS.: potrebbero essere “tokenizzabili” anche e solo alcuni punti diretti, la procedura di STO non deve necessariamente riguardare l’intera rete franchising.
La quantità dei capitali liquidi da poter raccogliere e va commisurata alle caratteristiche suddette.

2. Quali sono gli step progettuali da seguire?

Innanzitutto, prima di addentrarsi in questa nuova e innovativa procedura di raccolta di capitali e/o di monetizzazione, è necessario affidarsi e dei professionisti specializzati poiché livello tecnico richiesto è davvero alto.
Successivamente, occorre tenere a mente i seguenti step progettuali multidisciplinari:

  • FINANCE CORPORATE. Prima di poter dare un valore alle STO è necessario far valutare la propria azienda. La valutazione tecnica finanziaria è condotta da consulenti specializzati che permettono di poter proporsi sul “mercato” con un valore reale e potenziale. Infatti, insieme alla valutazione finanziaria è importantissimo essere in grado di presentare un piano industriale di sviluppo credibile e remunerativo per gli investitori (studio della fattibilità tecnica e finanziaria, piano di aperture dei PV diretti o in franchising, piani media e di advertising, internazionalizzazione, etc).
  • IT. Questo step si articola in tre momenti: a. L’azienda per fare una STO deve avere dotarsi -con l’aiuto di società specializzate – di una specie di piattaforma digitale che consentirebbe di dialogare con il sistema blockchain e successivamente tokenizzare il patrimonio dell’azienda. b. sempre mediante la piattaforma si veicola quella che si chiama la primary offering, ( nella quale i token sono proposti e acquisitati da investitori istituzionali alla prima emissione) . C. Sempre per il tramite della piattaforma ( market place) si verifica la secondary offering, la rivendita e/o scambio dei token ad altri investitori.
  • LEGAL E COPLIANCE. (AML-KYC). Alla base del processo ci deve essere l’assistenza tecnica legale che fornisce garanzia sulla correttezza formale delle operazioni. Si tratta di valutare la compatibilità dello statuto societario alle normative relative alle STO, blokchain e antiriciclaggio sul mercato di riferimento (Le normative in Italia da seguire sono quelle europee -regolamento europeo 2017/1129). Altre aspetti legali riguardano la redazione dei verbali societari necessari, i prospetti contrattuali con gli investitori, etc.
  • COMUNICAZIONE. Una volta perfezionati tutti i passaggi sopraindicati. L’offerta d’ investimento in token deve essere “pubblicizzato” su canali specifici riviste di settore, blog e siti web dedicati, banche e società di investimento ma non prima del DEPOSITO DEL POSPETTO che avviene presso l’autorità di vigilanza (es. mercato italiano CONSOB, negli Stati Unic, SEC). Si tratta di una vera e propria presentazione che mette in luce le caratteristiche e le potenzialità del progetto e che mira ad attirare e convincere potenziali investitori. In conclusione, possiamo dire che una azienda che ha in mente lo sviluppo della rete attraverso le STO aumentare il proprio capitale liquido per investire su un piano di sviluppo serio e credibile.

Leave a Reply